Il business è...mobile, sempre di più!

Anche perché molte attività che un tempo richiedevano la presenza in ufficio ora si possono fare anche fuori.

Ma … per farlo bene è necessario adottare soluzioni efficaci e sicure: è questa la sfida che hanno di fronte le aziende italiane, perlomeno quelle che puntano verso la cosiddetta “Mobile Enterprise”.

Partiamo da un dato: secondo una ricerca dell’Osservatorio Mobile Enterprise del Politecnico di Milano, il mercato di settore, inteso come la spesa delle imprese per l’adozione e la gestione di soluzioni Mobile Enterprise, nel 2015 valeva circa 2,5 miliardi di euro, secondo le stime potrebbe avvicinarsi a 3 miliardi a fine 2016 per arrivare a 3,3 miliardi nel 2017.

Ma qual è il grado di consapevolezza delle aziende italiane relativamente all’utilizzo di tali soluzioni?

Più in generale il dato davvero significativo è quello relativo alla gestione dei dispositivi mobili dei dipendenti attraverso soluzioni software dedicate (tecnicamente si parla di Mobile Device Management).

Ecco il primo ostacolo da superare per le aziende: la gestione di sistemi e dispositivi molto differenti tra di loro. 

Ogni dipendente utilizza diversi tipi di terminali (smartphone, tablet, wearable device) così come diversi tipi di software (applicazioni o sistemi operativi). Occorre quindi affidarsi a piattaforme di supporto che facilitino l'integrazione e l’organizzazione centralizzata.

Secondo un’indagine condotta da NetworkDigital4 in collaborazione con MobileIron, su un campione di 400 aziende italiane è emerso che il 76% delle aziende intervistate consente al personale che lavora in mobilità di accedere a sistemi aziendali tramite una piattaforma MDM, mentre solo il 26% ha dichiarato il contrario.

Centrale è anche il tema della sicurezza. La semplificazione della gestione dei dispositivi mobili tramite l’utilizzo di un’unica piattaforma garantisce maggiore livelli di protezione dei documenti e dei dati che transitano in azienda e tra i dipendenti, oltre che una migliore gestione di processi che altrimenti sarebbero dispersivi.
Tuttavia, secondo la ricerca, solo il 50% del campione delle aziende italiane intervistate consente ai dipendenti in mobilità di accedere a documenti e servizi di assistenza remota, mentre il restante 50% riduce la mobilità solo all'accesso da remoto alla posta elettronica aziendale.

Questi dati confermano che prima di tutto è necessario un cambio di mentalità sull'uso delle tecnologie in azienda e, più in particolare, nell'adozione di sistemi che permettano un più efficace uso diffuso dei dispositivi mobili per lo svolgimento di diverse attività.
Un cambio di mentalità che è propedeutico per affrontare evoluzioni che vanno ben oltre la mobilità e che in molti casi chiamano in causa persino gli stessi business model: dall’Internet of Things ai Big Data, passando per i wearable device fino ad arrivare alla realtà aumentata. I primi passi in questa direzione si possono fare anche con una gestione migliore degli smartphone.