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Premio Assiteca VII Edizione - Innovazione Digitale: Storie di successo

19-21 ottobre 2016 - Bologna

Quartiere Fieristico

Ambiente Lavoro - Salone della salute e della sicurezza sul lavoro

Cultura della sicurezza sul lavoro, sicurezza ambientale, benessere lavorativo e sicurezza stradale.

Questi i temi portanti dell’evento, che saranno affrontanti attraverso gli appuntamenti e i convegni in programma e attraverso i quattro i focus 2016: Ambiente Sicuro, Strade sicure, Cantiere Sicuro e No fire.

open innovation

In un mondo sempre più connesso e orientato alla trasformazione digitale, la formula necessaria per accrescere la competitività delle aziende è l'open innovation.

Espressione sempre più diffusa nel dibattito sulla crescita possibile, l’innovazione aperta rappresenta soprattutto un paradigma vincente, che sta facendo scoprire a manager e imprenditori il valore della collaborazione.

Partiamo dalla definizione: open innovation è un modello secondo il quale le imprese, per creare più valore e competere meglio sul mercato, hanno la necessità di ricorrere a strumenti e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno del perimetro aziendale, in particolar modo da startup, università, istituti di ricerca, fornitori, inventori, programmatori e consulenti.

Ma come si attiva questo processo? E – soprattutto – quali sono le opportunità in termini di business per le aziende?

Vuoi approfondire i temi sulla gestione del rischio proposti nei focus del Premio?

Vuoi verificare se le coperture assicurative adottate dalla tua impresa sono corrette e adeguate rispetto all’evolversi dell’offerta assicurativa?

Per ricevere un parere professionale contatta gli esperti delle Divisioni Assiteca, riceverai una consulenza specialistica e personalizzata.

Ogni azienda ha un'esposizione ai rischi propria e peculiare, a seconda del settore in cui opera, dei mercati di riferimento, dell’organizzazione interna e delle specifiche disposizione di legge.

Un piano assicurativo non è mai rigido e definitivo: deve adattarsi di anno in anno all’evoluzione dell’azienda, con capacità di controllo e di innovazione sempre più precise e puntuali.

 

digital transformation

Benvenuto nel primo Blog dedicato a tutti i manager interessati ad approfondire il tema della gestione del rischio a 360° : ogni settimana articoli, news e post dedicati ai focus trattati delle diverse edizioni del premio. 

Nella categoria INNOVAZIONE DIGITALE - focus dell'edizione 2016 del Premio Assiteca – sarà proposto un percorso di conoscenza e approfondimento sulla Digital Transformation.

Si parlerà poi di WELFARE IN AZIENDA, EXPORT, SICUREZZA SUL LAVORO, COMPLIANCE AZIENDALE, CREDITI COMMERCIALI, BUSINESS CONTINUITY.

Nella sezione APPUNTAMENTI ED EVENTI è possibile restare aggiornati su convegni e workshop dedicati al risk management e ai temi proposti nel blog.

Nella sezione L'ESPERTO RISPONDE c'è la possibilità di fare domande agli specialisti Assiteca e ricevere una consulenza personalizzata. 

Dal prossimo 12 ottobre entra in vigore il decreto del Ministero del lavoro del 25 maggio 2016 n. 183, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 26 settembre, contenente le regole per il funzionamento del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP) (istituito dall'art. 8 del Dlgs 81/2008).

Il decreto attribuisce all’INAIL il compito di curare il Sistema informativo, che sarà operativo sulla sua piattaforma informatica, e la responsabilità del trattamento dei dati su infortuni, malattie professionali e attività di vigilanza.

digital transformation

Se dovessimo utilizzare una definizione per spiegare che cos’è la “digital transformation”, potremmo scegliere quella del fondatore di Amazon Jeff Bezos:
«Gli ultimi dieci anni di IT hanno cambiato il modo di lavorare delle persone. I prossimi dieci anni cambieranno il loro modo di fare business».

In altre parole, adesso tocca alle imprese ridisegnare la propria offerta, con l’obiettivo di renderla più competitiva e in linea con le aspettative del mercato.

Il tutto utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalle tecnologie digitali. 

Sembra facile ma quali sono gli impatti per un’azienda? 


Alla luce delle ultime disposizioni in materia legislativa, il 2016 viene considerato da molti l'anno dello sviluppo consapevole del welfare aziendale.

Il nuovo quadro normativo, infatti, ha rimosso diversi paletti che ne ostacolavano il pieno utilizzo, prefigurando un contesto più favorevole.

Ma i lavoratori cosa desiderano?

Oltre ad apprezzare i benefit classici quali orario flessibile, ticket restaurant e servizi mensa, ritengono interessanti l’assistenza sanitaria (presente già nel 60% dei piani), convenzioni e agevolazioni al consumo, permessi di paternità, sostegni per lo studio dei figli e smartworking.

Per soddisfare le aspettative dei dipendenti ogni azienda deve quindi individuare quelli che vengono definiti gli "oggetti rilevanti del welfare".

Cosa sono? Come individuarli?

Business Continuity

Interruzione di una fase produttiva, perdita di un anello della catena, crisi di un supplier, ma non solo.
Ogni azienda può essere coinvolta in eventi accidentali in grado di comprometterne la capacità operativa e tradursi in perdite di mercato, di immagine, di clienti.

Nel mercato globale ogni azienda crea il proprio valore anche avviando una serie di processi legati a tecnologie, infrastrutture e partner esterni le cui interdipendenze aumentano il rischio di Business Interruption, dilatandone gli effetti.

Un’efficace gestione manageriale (Corporate Governance) e la profonda conoscenza del profilo di rischio dell’organizzazione (Business Continuity Management– BCM) sono i requisiti che determinano il successo dell’attività di recupero a seguito di una criticità.
 
Ma come impostare correttamente un piano di Business Continuity? 
A quali standard e best practices internazionali è opportuno rifarsi?

 

Anche se i dati nazionali più recenti sono in flessione, pur con differenze di apporto tra vendite nei mercati UE ed extra UE, l’export resta un fronte fondamentale per la competitività e lo sviluppo del Sistema Paese, innervato da un tessuto di PMI con grande know-how ed elevato spirito imprenditoriale.

La check list delle valutazioni da fare da parte di un’impresa per decidere se fare export comprende:

  • Analisi dei fattori strategici di mercato;
  • Valutazione della situazione corrente in termini sia di variabili esogene che endogene;
  • Analisi della solidità patrimoniale d’impresa e delle capacità finanziarie e reddituali;
  • Valutazione dell’efficienza e dell’efficacia della struttura logistico-produttiva in relazione al paese in cui si decide di esportare.

Ma quali sono gli obiettivi da raggiungere in una strategia di export?

PREMIO ASSITECA

LA GESTIONE DEL RISCHIO NELLE IMPRESE ITALIANE

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Palazzo Assiteca 
via G. Sigieri 14 
20135 Milano 
Tel. 02.54679.1 

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