Secondo lo scenario presentato lo scorso 27 febbraio da Netcomm, il Consorzio del commercio elettronico, la crescita dell’eCommerce business to consumer in Italia dovrebbe essere del 20% circa, raggiungendo i 23,4 miliardi di valore e segnando il miglior incremento dal 2010.
A dare la spinta agli acquisti online sarà non solo la ripresa del Pil ma la maggior propensione delle famiglie italiane a fare shopping online.
“Il numero degli acquirenti online è cresciuto dal 2014 al 2016 del 26%, ma ancora maggiore è stato l’incremento del valore del mercato e-comm, che nello stesso periodo è aumentato di oltre un terzo - sottolinea Roberto Liscia, presidente di Netcomm in un’intervista a Il Sole 24Ore -. Anche per quest’anno prevediamo un forte sviluppo del comparto, in cui la multicanalità giocherà un ruolo chiave insieme alle vendite in mobilità e allo sviluppo di modelli di interazione tra negozio fisico e canali digitali".
Quali sono i comparti che traineranno la crescita?
09 marzo 2017 | dalle 09:00 alle 13:30
Aula Magna Carassa-Dadda | Edificio BL.28
Via Lambruschini 4 | Campus Bovisa - 20156, Milano (MI)
Prosegue l’espansione mondiale dei grandi attori internazionali nel lancio dei servizi di Mobile Payment. Come in una battaglia di Risiko, Apple, Google e Samsung stanno conquistando il mondo con i loro servizi di pagamento.
Dietro la calma apparente nel mercato italiano, si intravedono segnali incoraggianti: finalmente gli esercenti italiani mostrano maggior interesse ad accettare i pagamenti con il cellulare e i consumatori appaiono sempre più incuriositi dalle opportunità offerte.
"Una forma d'arte che permette di portare il futuro ad oggi"
"Usare la tecnologia per fare in modo diverso un mestiere che poi alla fine è antico"
"Nasce dalle persone e si evolve nella tecnologia come abilitatrice"
"Che cos'è per lei l'innovazione digitale?" A questa domanda hanno risposto i manager delle aziende che hanno partecipato all'evento della VII edizione del Premio Assiteca.
Guarda il video e ascolta che cosa rappresenta oggi la digital innovation per le imprese italiane.
Oggi, oltre che un’opportunità, la digital transformation sta diventando un’esigenza per evitare che il proprio business perda di competitività, minacciato da concorrenti più rapidi nello sfruttare l’innovazione digitale o da nuove realtà che entrano nella propria arena competitiva con nuovi prodotti o servizi abilitati proprio da Internet.
Il Rapporto Assiteca 2016 svela l’approccio delle imprese italiane all’innovazione digitale. Sono state intervistate complessivamente 237 aziende. Un campione ampio che ha consentito di mettere in luce:
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Lo scorso 26 gennaio all'evento dedicato alla settima edizione del Premio Assiteca Raffaello Balocco, Membro del Comitato Scientifico Osservatori Digital Innovation, ha anticipato i risultati dell'indagine curata dalla School of Management del Politecnico di Milano: una riflessione sui temi della digital innovation e una fotografia di come stanno reagendo le imprese italiane alle sfide del cambiamento digitale.
Si scopre così un nuovo tessuto produttivo del Bel Paese in cui la digitalizzazione è soprattutto un processo culturale che impone di ripensare il modo di fare business, di adottare nuove modalità organizzative, cambiare i processi e le responsabilità all’interno dell’azienda mettendo al centro le persone e le loro competenze.
Scopriamo le principali evidenze scientifiche e i trend in atto.
Sono 26 le imprese finaliste che si contenderanno il Premio Assiteca “La gestione del rischio nelle imprese italiane” dedicato quest’anno all’Innovazione Digitale il prossimo 26 gennaio a Milano, presso la sede del Gruppo 24ORE.
Giunto alla VII edizione, il Premio ha coinvolto nell’indagine, a cura degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, 237 imprese.
All’evento Raffaello Balocco, Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation, illustrerà i risultati dell’indagine e farà il punto sulla diffusione dell’Innovazione Digitale tra le imprese italiane.
Salvatore Majorana, Direttore del Technology Transfer dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), darà evidenza alle attività finalizzate a portare la conoscenza e l’innovazione dalla ricerca al mercato.
Quali sono le imprese che si contenderanno il Premio il prossimo 26 gennaio a Milano?
Fatturare di più. Meglio se in versione elettronica.
Perché la crescita della digitalizzazione dei processi tra le imprese passa anche attraverso lo scambio – con clienti e fornitori – di documenti in formato elettronico.
E se l’obbligo di fatturazione digitale nei confronti della pubblica amministrazione ha rappresentato una grande occasione di cambiamento per le imprese italiane, parlare di trasformazione digitale del settore è ancora prematuro.
Quali sono le motivazioni che impediscono alla imprese italiane di accelerare questo processo?
Nuove opportunità nascono da grandi cambiamenti. Come quelli che sta portando l’innovazione digitale all’interno dei processi industriali.
Gli esperti la chiamano smart manufacturing e rappresenta la chiave per aumentare in futuro competitività ed efficienza nelle imprese.
Cos’è esattamente? Nient’altro che l’applicazione delle tecnologie digitali, all’interno dei processi produttivi, con lo scopo di aumentare la connessione e la cooperazione tra le risorse, a partire dalle macchine.
In altre parole grazie all’utilizzo di big data, internet of things e piattaforme cloud, stanno nascendo sistemi di produzione intelligenti su cui puntare per recuperare competitività.
In che modo le aziende stanno affrontando una ventata innovativa di tale portata?
Svelati i 10 progetti candidati alla II edizione di Assiteca Crowd Start Up Showcase, il contest che premia le start up e le PMI innovative. C’è tempo fino al 20 gennaio per accedere al sito http://www.assitecacrowd.com/startup-showcase-votazioni/, guardare i video di presentazione e votare il progetto che si preferisce.
I 10 progetti sono stati selezionati dal comitato tecnico sulla base degli executive summary ricevuti.
Fra i candidati, provenienti da Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Puglia e Basilicata, i 3 progetti che avranno raccolto più voti online e due selezionati direttamente dal comitato tecnico di Assiteca Crowd verranno presentati a un panel di imprenditori di successo che decreteranno il vincitore. In palio ci sono servizi di assistenza tecnica mirati alla presentazione del progetto nella piattaforma di equity crowdfunding di Assiteca Crowd.
Welfare in azienda
Ad oggi, come rileva l’indagine Doxa-Edenred, solo il 10% delle PMI ha aderito a iniziative di welfare promosse da associazioni di imprese, ma ben il 41% ha dichiarato di volerlo fare a breve.
I servizi che hanno suscitato maggiore interesse sono quelli legati a alla consulenza fiscale e legislativa (47%), l’accesso a un paniere di servizi tramite convenzioni (33%), l’utilizzo di una piattaforma di gestione del conto welfare (27%), la stesura di accordi e regolamenti aziendali (23%) e l’assistenza nelle relazioni e trattative sindacali (20%).
Quali i possibili scenari futuri?
Innovazione Digitale
Secondo i risultati della IV indagine internazionale sul rischio di attacchi informatici promossa da Zurich la consapevolezza delle PMI è in forte crescita.
Su un campione di oltre 2.600 Piccole e Medie Imprese in Europa, America e Asia, solo il 10% pensa di non essere abbastanza grande per poter cadere nella rete di hacker informatici e solo il 5% ritiene di avere implementato sistemi IT in grado di far fronte a queste minacce.
Furti di dati dei clienti (27%) e rischi legati alla reputazione aziendale (20%) sono i maggiori timori connessi al cyber crime, seguiti da furti di denaro (15%), interruzione del business (15%) e appropriazione dolosa dell'identità (12%).
Ma ci sono differenze nella percezione del rischio cyber nei diversi Paesi?
Appuntamenti ed Eventi
17 gennaio 2017 | dalle 10:00 alle 16:00
Aula Magna Carassa-Dadda | Edificio BL.28
Via Lambruschini 4 | Campus Bovisa - 20156, Milano (MI)
L’Osservatorio Information Security & Privacy del Politecnico di Milano in collaborazione con CLUSIT, CEFRIEL, DEIB e Europrivacy hanno organizzato il convegno per presentare le maggiori novità e i temi più rilevanti connessi al nuovo Regolamento Europeo in materia di trattamento dei dati personali.
In particolare il convegno cercherà di illustrare il percorso che aziende e pubblica amministrazione devono intraprendere per adeguarsi al Regolamento.
Appuntamenti ed Eventi
Ascoli Piceno | 14 e 15 gennaio 2017
Teatro "Ventidio Basso" | Ascoli Piceno
DUE GIORNI DI FORMAZIONE, 48 RELATORI DI SPICCO PER AIUTARE LE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA DEL 24 AGOSTO
Per la prima volta in Italia il mondo della formazione si riunisce per un evento unico.
Col solo scopo di contribuire alla ricostruzione dei luoghi colpiti dal sisma del 24 agosto, 48 relatori di fama internazionale daranno vita a due giornate senza precedenti. Insieme, per un week end, renderanno Ascoli Piceno la capitale nazionale della formazione.
Tutti, riuniti dallo spirito di DIREFARE, porteranno sul palco i loro migliori contenuti in un format esclusivo: "Formazione per il Business e per lo Sviluppo Personale". Ogni relatore sarà protagonista di uno speech sul meglio della propria esperienza professionale e umana.
Crediti commerciali
Coface, primaria compagnia di assicurazioni specializzata nei crediti commerciali, ha analizzato la situazione del rischio credito e degli insoluti in Europa.
In Germania, cuore economico europeo, ben l’83,7% delle aziende intervistate registra un ritardo nei pagamenti da parte dei clienti.
I motivi sono legati soprattutto alle esportazioni (il 90% rispetto alle aziende che operano nel mercato interno). I settori più coinvolti sono quelli del tessile/abbigliamento/pellami, così come la carta/imballaggi/stampa.
Diminuiscono però gli insoluti rispetto allo scorso anno: il 20% circa delle imprese intervistate ne segnala una riduzione. I ritardi nei pagamenti sono, in oltre tre quarti dei casi, di massimo 60 giorni.
Quali le previsioni per il 2017? Cosa accadrà nel resto d'Europa?
Innovazione Digitale
Dimentichiamoci del posto fisso. Anzi, del posto fisico.
Perché il lavoro è sempre più dinamico e i dipendenti sempre meno vincolati allo spazio di un ufficio.
E allora addio ai cartellini da timbrare, alle stanze affollate e alle scrivanie da condividere con colleghi poco simpatici.
Benvenuti nell’era dello smart working, una rivoluzione che sta ridisegnando le dinamiche del rapporto tra datori di lavoro e dipendenti.
In generale ricorrere a prestazioni di lavoro “smart” garantisce vantaggi sia all’azienda – in grado di ridurre strutture fisse e costi - sia al lavoratore, che meglio coniuga vita e lavoro.
Sono pronte le aziende ad affrontare il cambiamento che porta con sé il lavoro agile?
Business continuity
Questo quanto emerge dalla IV edizione del sondaggio promosso da Zurich in collaborazione con GfK su oltre 2.600 Piccole e Medie Imprese in 13 Paesi tra Europa, America e Asia-Pacifico.
A livello globale l'80% delle PMI teme l'impatto di cambiamenti climatici sul proprio business.
Gli eventi climatici più temuti sono nell’ordine le alluvioni (22%) e la siccità (20%); i rischi da cui è più difficile proteggersi e con conseguenze più gravi sull'azienda sono i danni materiali (36%) e l’interruzione delle attività di business (26%).
Seguono i rischi di danni alla salute dei dipendenti (15%) e dei maggiori costi per l'approvvigionamento di acqua ed energia (15%).
Ma come hanno risposto le PMI italiane?
E come valutare correttamente l'impatto di questi rischi sull'attività aziendale?
Innovazione Digitale
I dati parlano, ed è arrivato il momento di ascoltarli.
Perché la quantità di informazioni che generiamo – i cosiddetti big data - cresce ogni giorno.
E rappresenta una potenziale miniera d’oro per chi vende prodotti o servizi.
A patto però che si riesca a dare a questi dati il giusto valore: aggregandoli, gestendoli e analizzandoli.
Magari con l’aiuto di professionisti specializzati.
Sono pronte le aziende a cogliere le opportunità di innovazione che derivano da questo mercato?
E a quali figure professionali dovranno rivolgersi per farlo?
Welfare in azienda
Svolta nei contratti dei metalmeccanici, che tradizionalmente fanno da apripista a tutti gli altri accordi del settore privato.
Quasi il 40% dell’aumento salariale concordato, che a regime sarà di 92 euro, sarà infatti corrisposto sotto forma di polizze sanitarie, previdenza integrativa, formazione e benefit.
Tutte le aziende del settore saranno chiamate a introdurre flexible benefits per un importo massimo di 100 euro, che salirà a 150 dal giugno 2018 fino a raddoppiare nel 2019.
Per 1 milione e mezzo di lavoratori tutto ciò si traduce in benefit esentasse al posto di aumenti salariali.
Quali le principali novità?
Innovazione Digitale
Black Friday docet: fare acquisti è sempre più una questione di clic.
E ad aumentare sono i clienti che fanno shopping in mobilità.
Il momento d’oro per l’e-commerce in Italia sta tutto nei numeri: secondo una ricerca condotta dall’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano e Netcomm, nel 2016 i consumatori italiani hanno fatto acquisti online per 19,6 miliardi e circa un quarto con uno smartphone o un tablet.
Ma come spendono gli italiani i loro soldi online?
E in che modo le aziende si stanno adattando a questo trend in crescita?
Assiteca Spa
Palazzo Assiteca
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